Codice deontologico

Codice Deontologico.doc

Premessa

Il volontario del sorriso ed il Clown Dottore di ! Ridere per Vivere ! nutrono dentro di se’ AMORE che donano e dedicano agli altri con delicatezza e semplicita’

..sentono di appartenere ad un gruppo nel quale mettono a disposizione il loro sapere per farne tesoro ed uso comune e per poter crescere insieme….

...lavorano con il gruppo e per il gruppo con umilta’ , empatia e tolleranza comunicando serenamente le proprie opinioni e trovandosoddisfazione personale nelle attivita’ che sono frutto di lavoro collettivo…

l’importanza delle attivita’ che svolgono permettono lorodi riuscire a distinguere e scindere le dinamiche di gruppo da quelle personali…

……si sentono veicolo di emozioni positive che distribuiscono con naturalezza ed equilibrio

……si sentono liberi da condizionamenti, dalla paura del giudizio degli altri, dal bisogno di essere perfetti e di essere approvati…

…….ascoltano e “sentono” il contesto che volta per volta gli si presenta e adottanol’atteggiamento migliore di fronte ad esso…..

..il volontario del sorriso ed il clown dottore sono sorriso e operano per mezzo del buonumore in ambienti disagiati.

Il volontario del sorriso ed il clown dottore offrono la propria disponibilità pratica che si impegnano a rispettare

..il volontario del sorriso ed il clown dottore si innamorano inevitabilmente di un reparto in particolare, ma hanno la generosità di andare là dove serve

il volontario del sorriso ed il clown dottore si innamorano inevitabilmente di un compagno in particolare, ma lavorano con tutti e favoriscono un circolo di condivisione allargato

il volontario del sorriso ed il clown dottore in fase di tirocinio siaffidano all’esperienza di chi gli si propone come “riferimento”…

il volontario del sorriso ed il clown dottore sono liberi di proporre idee che saranno valutate nelle sedi che si riterranno opportune.

il volontario del sorriso ed il clown dottore capiscono il valore della divulgazione di un ideale: per questo aderiscono ad attività collaterali (stand, manifestazioni, conferenze, eventi) con la stessa tenacia con cui vanno in ospedale….

il volontario del sorriso ed il clown dottore sono disponibili a lasciare traccia del loro operato aderendo alla proposta di compilare delle “schede” che saranno memoria e testimonianza del loro impegno, intervento per intervento…

il volontario del sorriso ed il clown dottore rispettano gli appuntamenti associativi ritenuti un forte momento di condivisione e confronto…

 

CODICE DEONTOLOGICO DEL VOLONTARIO DEL SORRISO

 

Articolo 1

Il Volontario del sorriso è un operatore volontario di “Ridere Per Vivere”. Egli riceve da “Ridere Per Vivere” una formazione specifica mirata all’intervento nell’ambiente socio-sanitario, per arricchire le proprie potenzialità ed esprimerle al meglio nel rispetto di tale ambiente e di chi a vario titolo vi si trova.

Tale formazione prevede nozioni teoriche (gelotologia, psicologia dell’età evolutiva, psicologia relazionale, intercultura, sociologia dell’ospedale) nonché, naturalmente, una parte artistica

Articolo 2

In ospedale il Volontario del sorriso compie interventi relativi alle sue competenze gelotologiche. E’ presente in reparto o altri luoghi di disagio sociale per aiutare ad alleviare il disagio fisico e psicologico delle persone cui si riferisce per migliorare l’atmosfera dei reparti e dei contesti considerati come Comunità.

Il Volontario del sorriso agisce sempre nel rispetto del lavoro dei medici e dei paramedici e delle altre figure della relazione d’aiuto.

Articolo 3

Il Volontario del sorriso non opera mai da solo, ma rigorosamente in piccoli gruppi. In contesti socio-sanitari (che per proprie caratteristiche lo consentono) agisce con gruppi di persone, mediante l’animazione: favorisce, cioè, l’espressione della comicità e dell’umorismo delle persone del gruppo.

Articolo 4

Il Volontario del sorriso è responsabile delle sue azioni in ospedale . Esegue i suoi interventi nel rispetto della dignità, della personalità e dell’intimità delle persone cui si riferisce.

Effettua tutti gli interventi con la stessa coscienza morale, indipendentemente da quali possano essere l’origine della persona, il sesso, la nazionalità, la religione, le abitudini, la situazione famigliare, l’ambiente sociale, l’educazione, la malattia.

Anche se viene richiesta la sua opinione, si astiene da qualunque osservazione che potrebbe essere inadeguata e presta attenzione a non fare allusioni destabilizzanti sulle proprie origini, abitudini, convinzioni religiose e politiche.

 

 

Articolo 5

Il Volontario del sorriso deve rispettare il diritto alla discrezione delle persone che incontra. Deve saper essere discreto rispetto a ciò che gli è stato eventualmente confidato, ma anche a quello che ha visto, letto, sentito, constatato o capito sull’identità e lo stato di salute delle persone cui viene in relazione.

Articolo 6

Il volontario del sorriso, durante tutto il suo percorso, ha costantemente la possibilita’ di far riferimento al suo coordinatore, ad altre strutture appositamente realizzate e al presidente della sede.

Articolo 7

Il volontario del sorriso propone un’immagine di sè delicata e colorata: per il suo costume preferisce colori armoniosi, non utilizza materiale industriale (parrucche, maschere, occhialoni, cappelli giganti…) e anche il suo trucco sottolinea in lui la dolcezza dei tratti del viso ma non ne appesantisce l’immagine. Infatti il suo principale strumento di approccio è la dolcezza.

Articolo 8

Il volontario del sorriso ha una sua specifica identità che lo rende altro rispetto al clown dottore. Condivide col clown la maschera più piccola del mondo (il naso rosso) perché ad unirlo al clown è un ideale comune: il valore della risata.

Articolo 9

Per garantire la qualità degli interventi, il Volontario del sorriso aggiorna e perfeziona le proprie conoscenze artistiche e teoriche attraverso incontri di “ritorno in formazione” che “Ridere Per Vivere” organizza con cadenza periodica per tutti i suoi volontari, nonché mediante libere iniziative di gruppo.

Articolo 10

Il volontario del sorriso è sempre attento alla sicurezza dell’utente. Non deve metterlo in posizione di pericolo con le proprie azioni.

Articolo 11

Il volontario del sorriso rispetta il regolamento interno, le norme di igiene e di sicurezza del reparto e dell’ospedale.

Articolo 12

Il volontario del sorriso rimane neutrale riguardo ad eventuali disservizi nell’ospedale, proteste riguardanti il reparto, problemi del personale o di gestione, fatti salvi i casi in cui questi fatti siano moralmente esecrabili e/o assumano una dimensione penale.

Articolo 13

Il Volontario del sorriso non accetta né chiede mai un compenso o una mancia in denaro per gli interventi in ospedale o altro contesto protetto. Sempre nello stesso, non può dedicarsi né partecipare a operazioni promozionali o a distribuzioni di oggetti a fini di lucro.

 

CODICE DEONTOLOGICO DEL CLOWN DOTTORE

Articolo 1

Il Clown Dottore è un professionista retribuito/rimborsato da “Ridere Per Vivere”. In occasioni specifiche opera anche in regime di volontariato.

Egli riceve da “Ridere Per Vivere” una formazione specifica mirata al lavoro nell’ambiente socio-sanitario, per arricchire le proprie potenzialità ed esprimerle al meglio nel rispetto di tale ambiente e di chi a vario titolo vi si trova.

Tale formazione prevede nozioni teoriche (gelotologia, psicologia dell’età evolutiva, psicologia relazionale, psicologia dell’ospedale, igiene e procedure ospedaliere, intercultura, sociologia dell’ospedale) nonché, naturalmente, una parte artistica ( ricerca del proprio clown, "morbida" clowneria, micro-prestidigitazione, improvvisazione teatrale, uso del burattino, elementi di musicoterapia ecc..).

Articolo 2

In ospedale e negli altri contesti socio-sanitari il Clown Dottore compie interventi relativi alle sue competenze gelotologiche.

E’ presente in reparto e negli altri contesti socio-sanitari per aiutare a gestire meglio il disagio fisico e psicologico delle persone cui riferisce, a migliorare l’atmosfera dei reparti, dell’ospedale stesso e degli altri contesti, considerati come Comunità. In questo, e sulla scorta della letteratura scientifica che attesta le potenzialità salutari delle emozioni positive, il suo è un intervento terapeutico, complementare agli altri già in atto.Il Clown Dottore agisce sempre nel rispetto del lavoro dei medici e dei paramedici e degli altri professionisti con cui collabora.

Articolo 3

Il Clown Dottore non interviene mai da solo, ma rigorosamente in coppia.

Articolo 4

Il Clown Dottore è responsabile delle sue azioni in ospedale e negli altri contesti socio-sanitari. Esegue i suoi interventi nel rispetto della dignità, della personalità e dell’intimità delle persone con cui interagisce.

Effettua tutti gli interventi con la stessa coscienza professionale, indipendentemente da quali possano essere l’origine della persona, il sesso, la nazionalità, la religione, le abitudini, la situazione familiare, l’ambiente sociale, l’educazione, la malattia.

Anche se viene richiesta la sua opinione, si astiene da qualunque osservazione che potrebbe essere inadeguata e presta attenzione a non fare allusioni destabilizzanti sulle proprie origini, abitudini, convinzioni religiose e politiche.

Articolo 5

Il Clown Dottore deve rispettare il segreto professionale e le informazioni confidenziali. Il segreto riguarda ciò che gli è stato confidato, ma anche quello che ha visto, letto, sentito, constatato o capito sull’identità e lo stato di salute delle persone. La discrezione si impone dentro e fuori dai contesti operativi.

Articolo 6

Il Clown Dottore deve conoscere di volta in volta, sempre nel rispetto del segreto professionale, l’evolversi delle degenze e/o delle situazioni sociali . Deve essere adeguatamente informato circa lo stato clinico ed emotivo in cui trovano le persone, con particolare attenzione a casi distinti che potrebbero non giovarsi del suo intervento o addirittura richiederlo con maggior impegno e concentrazione.

Tutto questo può avvenire solo tramite uno stretto contatto del Clown Dottore ( nell’ospedale) con l’équipe sanitaria e, se presenti, le componenti scolastiche, in brevi momenti informativi che necessariamente precedono l’intervento in corsia e che lo mettono in grado di scegliere in maniera flessibile e rapida, quale può essere il tipo di intervento da mettere in campo con i singoli bambini. Nei contesti sociali tale contatto si estrinseca opportunamente.

Articolo 7

Il Clown Dottore in contesti socio-sanitari (che per proprie caratteristiche lo consentono) agisce anche con gruppi di persone, mediante la comicoterapia attiva: favorisce, cioè, l’espressione della comicità e dell’umorismo delle persone del gruppo.

Articolo 8

Se gli viene richiesto,il Clown Dottore può intrattenere relazioni professionali ed amicali con le persone fuori dall’ospedale e/o dagli altri contesti, presso il domicilio, per un’eventuale continuità metodologica, consultandosi però con il supervisore psicologico dell’Associazione ed informando i responsabili del reparto della continuazione dell’intervento in altra sede.

Articolo 9

Per garantire la qualità degli interventi, il Clown Dottore aggiorna e perfeziona le proprie conoscenze artistiche e teoriche attraverso incontri di “ritorno in formazione” che “Ridere Per Vivere” organizza con cadenza periodica per tutti i suoi Clown Dottori, nonché mediante libere iniziative personali.

Allo stesso fine, e per tutelare il proprio equilibrio psico-fisico, il Clown Dottore è tenuto a frequentare incontri, supervisionati da uno psicoterapeuta perfettamente a conoscenza della realtà e delle dinamiche in questione, con gli altri Clown Dottori di “Ridere Per Vivere” operanti nello stesso territorio.

Articolo 10

Il Clown Dottore è sempre attento alla sicurezza della persona cui si riferisce. Non deve metterlo in posizione di pericolo con le proprie azioni.

Articolo 11

Il Clown Dottore rispetta il regolamento interno, le norme di igiene e di sicurezza del reparto e dell’ospedale e degli altri contesti.

Articolo 12

Il Clown Dottore rimane neutrale riguardo ad eventuali disservizi nell’ospedale (e di altri contesti) , proteste riguardanti il reparto, problemi del personale o di gestione, fatti salvi i casi in cui questi fatti siano moralmente esecrabili e/o assumano una dimensione penale.

Articolo 13

Il Clown Dottore non accetta né chiede mai un compenso o una mancia in denaro per gli interventi in ospedale o altri contesti socio-sanitari. Sempre negli stessi non può dedicarsi né partecipare a operazioni promozionali o a distribuzioni di oggetti a fini di lucro.

 

 

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